lunedì 8 dicembre 2014

materiale DPI per soccorritori considerazioni

Materiale Personale DPI



Quale materiale scegliere e perché

Muta in neoprene o muta stagna idrocostume






 I DPI devono:
  • essere adeguati alle condizioni presenti sul luogo di lavoro
  • essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare un rischio maggiore per il lavoratore
  • devono tener conto delle esigenze ergonomiche e della salute del lavoratore

Muta in neoprene 5 mm

PRO:
Quando: in alluvione per parecchie ore, interventi veloci in acqua; se si rompe, non comporta pericoli e posso procedere con il soccorso
Dove: temperature normali o fredde temperatura acqua da 6°- 16°.
Perché: la muta attutisce i colpi quando si è in acqua, ti mantiene caldo, anche se si è umidi, si galleggia molto, se devo nuotare sono più veloce che con un idrocostume.

CONTRO:
Quando: controllo argini, quindi non sono in acqua, ogni operazione dove non sono immerso, la muta tiene molto caldo, con temperature alte rischio di avere shock termici,  la muta disidrata a contatto con la pelle, si ha la pelle estremamente morbida e asciutta, i piedi incominciano ad avere le piaghe e se c'è pericolo di infezioni si è sempre a contatto con l'acqua.
Dove: fiumi caldi, o interventi su una barca o fuori acqua.
Perché: taglie personali, lentezza nel vestirsi, ingombro, difficoltà nei movimenti, umidità.


IDROCOSTUME QUADRILAMINATO:
PRO:
Quando: sempre, dipende da cosa una persona si mette sotto, o pile se fa freddo o maglietta se fa caldo, pericolo di contaminazione, 
Dove: in acqua dove non è richiesto nuotare in tratti difficili, su una barca, controllo argini, lavoro per parecchie ore o giorni in fiume
Perché: l'idrocostume è comodo da indossare, veloce da mettere, con una L si veste il 90% delle persone, si rimane asciutti, anche i piedi rimangono asciutti evitando piaghe e rischio di infezioni

Contro:
Quando: pericolo di taglio, se si rompe bisogna interrompere il soccorso, non attutisce i colpi, prima di tuffarsi in acqua bisogna svuotare l'aria all'interno, durata del materiale bassa.
Dove: in presenza di ferri spigoli etc... in alluvione è molto facile romperle, in fiumi dove viene richiesto di nuotare tanto può limitare la velocità, galleggiabilità bassa rispetto alla muta.
Perché: troppo facile da rompere.


STAGNA IN NEOPRENE:
PRO:
Quando: stessi della muta in neoprene 
Dove: stessi del neoprene, ma anche i vantaggi dell'idrocostume, si rimane asciutti, non c'è pericolo di contaminazione, si può lavorare per più giorni.
Perché: muta che unisce i pregi del neoprene con i pregi dell'idrocostume

Contro:
Quando: fa caldo.
Dove: non ci si bagna molto
Perché: costo, e taglie personali come le mute in neoprene

Parere personale:
Muta stagna in neoprene, da 3-4 mm. Non serve di più perché rimango asciutto mantenendo comodità e velocità nel nuoto.
Mi metto sotto una calzamaglia così da non avere la muta a contatto con la pelle ed evito la disidratazione. 
Sulla muta faccio mettere dei rinforzi a tibia, quadricipiti, sedere, protezioni sulle creste iliache e protezione sull'avambraccio semplicemente per i lavori con le corde.
Zip davanti, no cappuccio. 
Materiale ruvido in vita per quando uso l'imbraco così che non scivoli.

Marche di mute in neoprene, idrococostume tante, di qualità poche.
Marche di mute stagne in neoprene poche di qualità devo ancora trovarla.

CASCHI:
1 regolazioni per quando si usa la cuffia e quando no.
2 piccola visiera 2 cm per manovre di soccorso come doppio imbraco ti aiuta a respirare
3 protezione alle orecchie, si evitano infezioni, la malattia del subacqueo e otiti,
4 comodità e il casco non si deve muovere

Ad oggi Sweet e wrs per ora sono i migliori



SCARPE:
1 in alluvione avere scarpe con la punta in ferro non è male e se si incastra il piede probabilmente la scarpa rimane più rigida e non fa effetto ventosa
2 la scarpa deve avere la possibilità di essere tolta anche se allacciata, cosicché con un incastro da piede si possa provare a toglierla velocemente
3 non troppo ingombrante così da poter essere comodi anche in gommone o in canoa
4 scarpa con ottima suola per evitare di scivolare, suola rigida
5 protezione alla caviglia
6 no straps perchè si rovinano troppo velocemente
7 scarpa non pesante e che abbia un buon passaggio dell'acqua
8 la caviglia deve essere abbastanza chiusa da evitare che entri troppa sabbia, evitare distorsioni

Io ad esempio con le five ten nonostante la suola sia buonissima, mi entravano kili di sabbia e i lacci così grossi mi davano fastidio in gommone.
Ho provato altre scarpe, ma nessuna mi ha soddisfatto, sopratutto la durata. 2 mesi di vita al massimo.

AIUTO AL GALLEGGIAMENTO:
Qui c'è tanta confusione e pericolo.
La normativa entro le 6 miglia nautiche dice aiuto al galleggiamento non inferiore a 100 N. ma si parla di mare.
La normativa commerciale per il rafting parla di poggia testa e in caso di perdita di conoscenza il salvagente ti gira automaticamente in posizione supina.
Questo salvagente deve essere indossato anche da chi non sa nuotare.

Un soccorritore che sa nuotare, ed è stato informato e formato può non avere il poggia testa.

Purtroppo qui è stato fatto una similitudine tra fiume, laghi, mare, dicendo che chiunque vada in acqua userà un aiuto al galleggiamento di almeno 100 N e 150 N se si indossa l'idrocostume.
 DPI devono:
  • essere adeguati alle condizioni presenti sul luogo di lavoro
  • essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare un rischio maggiore per il lavoratore
  • devono tener conto delle esigenze ergonomiche e della salute del lavoratore

Il punto 2 è fondamentale perché i fiumi e le alluvioni che in Italia si possono incontrare, sono molto diversi dalle alluvioni in Canada, con fiumi di portata diversa e territorio diverso.

L'aiuto al galleggiamento deve poter permettere di andare sott'acqua utilizzando la spinta della corrente. Questa manovra viene fatta nei buchi che si possono incontrare nei fiumi, come in alluvione. 
Purtroppo il concetto che un buco più grosso è, più pericoloso è, non sempre è vero, ma bensì il contrario. 
Ecco che se una persona entrasse in un buco molto piccolo con paca pressione, con muta in neoprene  30 N e aiuto al galleggiamento di 100 N, rischierebbe di rimanere sulla superficie del buco, annegando.

Ecco quindi che il punto 2 del DPI potrebbe venire a mancare.
Una vecchia linea guida parlava che se si rimane in un buco, dal quale non si riesce ad uscire, la tecnica più efficace era quella di togliersi l'aiuto al galleggiamento. 
Questa tecnica purtroppo viene ancora spiegata anche se completamente sbagliata, pericolosa e sopratutto non necessaria con i nuovi DPI.


Ecco quindi che un aiuto al galleggiamento sia che si abbia un idrococostume che una muta in neoprene, la galleggiabilità non dovrebbe superare gli 80 N.

Andando avanti un aiuto al galleggiamento dovrebbe avere:
1 tasche comode non chiusura a straps
2 porta corda, non quello posteriore che è troppo difficile da utilizzare
3 porta coltello e flipline
4 schiena abbastanza stretta, così da agevolare la pagaiata ed il nuoto.
5 non troppa galleggiabilità sui fianchi cosicché se si usa in canoa e ci si ribalta non si rimane a mezza via
6 posto per fischietto
7 tasca dietro per acqua o giacchetta leggera nel caso di controllo argini.
8 spalle rinforzate
9 dissipatore comodo da raggiungere con tutte 2 le mani
Diciamo che nessun salvagente studiato per il soccorso mi piace, anzi.



Attualmente ho provato un po' di salvagenti, i 2 che mi piacciono di più, sono Peak uk Guide e Artistic Orco expedition. Io ho usato l'astrall il Green Jacket ma nonostante sia molto bello, non mi piace essere troppo ingombrante nella parte frontale, rischiando in gommone di fare troppa fatica per risalire. Inoltre le tasche laterali sono molto difficili da aprire da solo e da richiudere, sopratutto se si hanno mute 5 mm addosso. Sicuramente l'aiuto al galleggiamento deve essere comodo e non si deve muovere quando si nuota. 






Guanti, non male con l'indice scoperto per fare i nodi. Il guanto non è male perché quando si hanno le mani in acqua dopo un po' diventano molto fragili e la pelle si apre al primo ramo che si tocca. 
Il guanto non deve essere inteso come protezione per il caldo perché non lo è. 

Calzari in neoprene, meglio con un po' di rinforzo sulla suola cosicché se ci sono sassi nella scarpa non vi danno troppo fastidio e durano anche di più.

Cuffia in neoprene, meglio quella che si mette sotto la muta che copre anche il collo. L'importante è che il neoprene arrivi fino alle spalle altrimenti nel muovere la testa i bordi escono fuori dalla muta. Tiene più caldo e entra meno acqua nelle orecchie.
Sicuramente no alle cuffie tipo berretto che appena entri in acqua si alzano le alette facendo entrare l'acqua.
No sono male i tappi ergonomici. Evitano infezioni e otiti. Chiaramente tappi più cuffia, si incomincia a sentire davvero poco, anche se i tappi hanno dei buchi per sentire.



Sono poche considerazioni, spero che possano aiutare nella scelta del DPI, non ho trattato l'argomento colori, perché ormai molte aziende danno la possibilità di scelta.

Alcune considerazioni sono strettamente personali. 
Grazie per il Vostro tempo.










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