martedì 9 dicembre 2014

La canoa e la canoa Estrema

TRA LO SPORT "ANDARE IN CANOA" E LO SPORT "BUTTARSI GIU'" C'E' QUALCHE RELAZIONE?


Premessa: 



  1. Ognuno fa quello che vuole
  2. Gli incidenti accorsi nel 2014, Corsica e Sermenza, mi lasciano perplesso. 
  3. So quali sono i passaggi etc.. però se ognuno dei 2 passaggi fosse portato in un altro fiume, io non vedrei il pericolo. 
  4. Autovalutazione, capacità tecniche, fisiche, mentali, sono da tenere bene in considerazione nel tempo. Perché nel tempo noi cambiamo.
http://vimeo.com/101732293


Video da guardare prima di legere


Molto spesso vedo video di ragazzi in canoa, che navigano tratti di fiume relativamente difficili, ma molto pericolosi. Ho delle idee personali riguardo questo nuovo sport che è la canoa estrema, che ha poco a che vedere con lo sport che è la canoa.

Il livello di capacità negli anni è cresciuto molto, questo grazie sicuramente al materiale, che da l'illusione di saper andare in canoa già alla 4° uscita.
Sicuramente un elemento che ha alzato il livello canoistico è stato l'introduzione delle telecamere sul casco.

Quando ero ragazzo, c'erano le leggende sia dei grandi fiumi che dei passaggi dietro casa. 
C'era un rispetto enorme per queste rapide, che a guardarle con gli occhi dei canoisti di oggi sembrano rapide per i bambini. Ora si vedono canoisti andare a navigare passaggi di 5 grado dopo 5 mesi che vanno in canoa.Vedi fare cose difficili a persone che non riescono a fare un traghetto in un secondo grado in maniera corretta. Anche anni fa c'erano i canoisti forti, ma quando li guardavi fare i passaggi non dicevi mai "che culo" oppure " quello lì non sa andare in canoa". Erano e sono canoisti tecnicamente forti, che hanno fatto un percorso durato una vita per arrivare a navigare certe rapide.
E il grado è semplicemente una conseguenza.

Il piacere di sentir scivolare la barca, di essere preparati tecnicamente di godersi il fiume in tutto e per tutto è andato un po' a perdersi; ed i canoisti di oggi raramente vanno a cercare queste sensazioni.
Una volta la canoa era un mezzo per fare sport, ora la canoa è un mezzo per buttarsi giù in passaggi dove ci vuole poca tecnica e molto pelo.

La mia riflessione è questa. 
Non è che ci stiamo perdendo qualcosa?
Non è che le telecamere sul casco oltre a riempire le pagine di FB riempiono anche l'orgoglio delle persone alle quali importa poco dell' andare in canoa; importa più far vedere agli amici e quanto è figo lui a rischiare la pelle. Ora io sono la persona più lontana per dare consigli, ho fatto cose molto difficili in giro per il mondo, sbagliando e facendomi male.
Però andavo in canoa per il divertimento di stare in acqua, di sentire lo scivolamento della barca, di sorridere quando entravo in morta e la barca aumentava velocità o di sentire che il gesto tecnico era giusto. La scelta dei fiumi e dei passaggi era frutto di capacità, ma anche il risultato del navigare fiumi dove il canoista faceva la differenza. Se c'era un passaggio dove bisognava solo chiudersi e vedere dove si arrivava lo saltavamo, perché quello non era andare in canoa, era fare i kamikaze.
Ora vedo molti canoisti discreti fare cose estremamente dure e noto canoisti estremamente forti che, o  hanno ripreso a fare slalom, o il loro grado si è abbassato notevolmente. Forse stiamo invecchiando e non lo vogliamo ammettere, o forse c'è chi dell' invecchiare non interessa niente.

Il mio pensiero è:
non è sbagliato navigare cose estremamente difficili, ognuno della sua vita fa quello che vuole.
Però c'è lo sport della canoa, dove è importante la tecnica, il divertimento, il luogo, l'avventura e ci si gode ogni rapida perché per quel passaggio si è lavorato duramente, per essere pronti. Poi c'è quello che sale in barca e appena sa fare l'eskimo è pronto per buttarsi giù in passaggi duri, semplicemente per la ricerca dell'adrenalina.

Ci sono 2 modi diversi di andare in canoa. Però c'è anche chi usa questo mezzo per fare vedere agli altri su FB quanto è bravo. Allora se ti fanno una foto perché sei su una bella rapida che vuoi navigare, ottimo, ma se fai la rapida solo per la foto, allora c'è qualcosa che non va.
Ognuno di noi dà un messaggio attraverso quello che fa. E spesso questo messaggio lo leggono i ragazzi di 14 anni, 15 anni, che non hanno ancora la capirà di capire la differenza tra una persona preparata per navigare un 5° grado e una persona che per fare il fenomeno si butta giù sul 5° grado.

Ognuno di noi può essere responsabile del messaggio che manda. 
Qui poi si ritorna al discorso del canoista che non sa nuotare o che ha paura dell'acqua o non sa lanciare una corda...
Quante foto si vedono su FB di passaggi difficili con zero sicure o con sicure posizionate male?

Qui ci sono i report degli incidenti solo negli Stati Uniti.



Fa paura. Un incidente mortale al giorno di media.
La canoa è bella, ma lo è anche la vita.


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