giovedì 29 gennaio 2015

cordaaaa,....ops....e adesso??

COME LANCIARE UNA CORDA LANCIO

Ecco qui alcune riflessioni sulla corda da lancio. Queste poche righe devono essere di spunto per dei ragionamenti. Come sempre ci preme precisare che non abbiamo trattato a fondo l'argomento. Questi punti andrebbero analizzati e approfonditi anche nella pratica per capire al meglio tutte le sfumature e accorgimenti che la Scuola insegna durante i corsi. Rescue is not a game.
Questo post è un'informazione e non una formazione. 

Argomento importante ma sottovalutato. Saper lanciare una corda, può salvare una vita ma questo intervento ha dei pro e dei contro.

VANTAGGI
  •      Soccorso a basso rischio, perché chi lancia non entra in acqua
  •         possibilità di soccorso in zone dove sarebbe troppo pericoloso buttarsi in acqua
  •         utilizzo della corda anche per trasbordi difficili, messa in sicurezza del personale
  •         utilizzo in alluvione per calare dall'alto persone su un raft ecc...

 


SVANTAGGI
  • saper individuare il punto giusto dove lanciare
  • precisione del lancio
  • la persone a cui si lancia deve essere cosciente
  • possibilità di corda incastrata
  • soccorso di una sola persona alla volta
  • il primo lancio: quando la corda è nel sacchetto può essere di 18 metri circa, la corda ripiegata a spire nel secondo lancio, non va oltre i 12 metri di media
  •  La persona in acqua deve tenere la corda e non mollarla, quindi bisogna fare affidamento sulla vittima
Questi sono alcuni punti di analisi, ora entriamo più nel merito di tecniche e di considerazioni.

Spesso, vedo persone che vogliono lanciare la corda in posti pericolosi o non adatti o quello che si posiziona per fare sicura nel punto più difficile, magari sopra un sasso.
Bisogna valutare non solo dove si lancerà, ma dove arriverà la persona recuperata.
Ci sono considerazioni come deflettore, sassi dove la corda si può incastrare, buchi, ostacoli naturali e non, forza da applicare per portare la persona a riva, forza che dovrà avere chi viene recuperato per tenere la corda. Questi sono alcuni punti che vanno ragionati prima di lanciare; purtroppo spesso non si ha il tempo di fare tutto questo ed il risultato è che si lancia dove si può, dove si è ed il prima possibile.
Questo in realtà è vero, allora il problema non è lanciare, probabilmente è la procedura sbagliata, perché fare troppe valutazioni vuol dire troppe variabili, di conseguenza errori.

LA TECNICA INSEGNATA  NELLA MEDIA ATTUALMENTE E’:
Si lancia la corda alla persona in acqua più o meno perpendicolarmente rispetto a dove si trova il soccorritore. Una volta lanciata si fa una specie di pendolo attraverso il quale il soccorritore tiene la corda ad una forza che varia a seconda della forza dell’acqua, la stessa cosa farà la persona in acqua, con il problema che quando sarà in tensione la corda, la vittima andrà anche sott’acqua.

LA TECNICA INSEGNATA DA RESCUE PROJECT E’ MOLTO DIVERSA:

Il soccorritore lancia il prima possibile la corda quando la persona è ancora a monte, a circa 45°. Questo per vari motivi: la vittima vede chiaramente arrivare la corda, inoltre appena presa, sarà importante che il soccorritore recuperi la corda e contemporaneamente  corra in giù.
Il risultato sarà un recupero di una persona, dove il soccorritore è più a valle rispetto alla vittima
 


VANTAGGI:
 
-      lanciando a monte, se si dovesse sbagliare, si avrebbe un po’ più tempo per rifare la corda ad asole e provare a rilanciare
-       Nel caso il lancio fosse corretto, correndo a valle, ci sarebbero ulteriori vantaggi :
1 se la vittima sbaglia a prendere la corda posizionandola in maniera scorretta, non ci sarebberò grossi problemi
2 la corda non andrebbe mai in tensione questo eviterebbe traumi ma soprattutto evita che la persona in acqua lasci la corda o per paura o per sfinimento
3 il soccorritore non farà fatica
4 quando arriverà la vittima a riva ci sarà anche il soccorritore vicino a lui
5 se ci dovesse essere un buco, essendo il soccorritore a valle, non dovrebbe fare altro che tirare la corda per far uscire la persona dal ritorno
6 sassi affioranti: non avendo la corda in tensione risulta molto facile far saltare la corda sopra i sassi
7 deflettori, correnti strane etc.. non recherebbero alcun problema perché essendo il soccorritore a valle, recupererebbe sempre con l’angolo giusto e non contro corrente
8 se la corda si dovesse fare attorno al braccio etc.. non comporterebbe grosso pericolo perché non sarebbe in tensione e quindi facile da liberarsi
9 se in acqua ci dovesse essere in recupero più di una persona la forza per tenere aumenterebbe notevolmente

 

SVANTAGGI:
-     non sempre è possibile correre, in questo caso bisognerà fare una valutazione sul posto, o se utilizzare altre tecniche come tiro al vettore o altro.

Questo sistema offre altri vantaggi. Ad esempio che il soccorritore, prima di lanciare, cerchi una posizione sicura per lui dove possa correre, non mettendosi sopra un sasso con il risultato di essere catapultato in acqua dalla vittima.

Inoltre questo sistema non comporta valutazioni eccessive, perché con questa procedura l’angolo di tiro sarà sempre corretto.

Ipotizziamo anche che non si possa correre: l’obbiettivo è tirare la corda il più a monte possibile cercando di recuperare il prima possibile quando la vittima è a monte, una volta che verremo superati, dovremmo essere il più fluidi possibile per recuperare.

 

IL PRINCIPIO E': IL SOCCORSO CON LA CORDA DA LANCIO DEVE ESSERE IL PIU’ POSSIBILE DINAMICO.
Una ragazza di 40 kg deve poter recuperare una persona di 100 kg in un tratto di fiume di IV grado senza utilizzare la sua forza. Inoltre quando parliamo di correre in giù, vedrete che nella realtà si parla di 5-7 metri al massimo.
 


Sicuramente avere la corda giusta può aiutare. 
Personalmente uso quella disegnata da noi per alcuni motivi
  1. corda in spectra, resistente statica galleggiante
  2. avere poca attrezzatura con la quale si possa utilizzare per più cose 
  3. marsupio che funge da ancoraggio o da imbraco di emergenza





1 commento:

  1. soccorso fluviale informazione sulle tecniche di base dal nuoto in fiume al lancio di corda

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